Vin de la Neu nasce per rompere gli schemi e creare una nuova categoria di vini.
Vini unici, diversi con un grande potenziale evolutivo.
Per concretizzare questa sua ambizione, Nicola Biasi decide di riproporre la viticoltura di qualità in un’area oggi dedicata alla coltivazione delle mele, ma un tempo rifugio ideale per la vite.
Questo progetto trova casa sulle Dolomiti trentine, nella Valle di Non.
Un vasto altopiano a forma di conca allungata, circondato dalle montagne che si sviluppano tra le quote di 400 e 1.200 metri s.l.m. per la parte coltivata, fino a raggiungere oltre i 2.000 metri di altitudine per i versanti di quelle che fanno da corona alla Valle.
I terreni della zona, almeno la maggior parte, prediligono una composizione sabbiosa, solamente una piccola parte ricade nella categoria argillosa, a testimonianza di depositi lacustri di origine glaciale.
Il clima relativamente temperato della Valle di Non, aggiunto a un suolo agrario generalmente buono, ha consentito da sempre un’agricoltura ricca anche grazie agli estremi termici, che vanno da valori annui di – 8° a + 35°.
Le precipitazioni medie annue non sono molto elevate – tanto è vero che si è dato vita sin dal XVIII secolo a una rete di canali di irrigazione – e oscillano tra i 700 e gli 800 mm.
A Còredo, paese in cui il Vin de La Neu trova la sua identità, si contano mediamente 75 giorni di pioggia all’anno.